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Scientia Antiquitatis
venerdì 17 maggio 2013
Se muore l'ape regina, lo sciame impazzisce: è successo in Irpinia.
Muore l’ape regina e lo sciame, composto da almeno diecimila esemplari, sembra come impazzito e attacca gli abitanti di un quartiere di San Martino Valle Caudina, comune dell’Irpinia al confine con il Sannio.
Scene di panico tra i residenti delle palazzine Iacp di via Giovanni Falcone, che si barricano in casa impauriti da una improvvisa grande nuvola nera che circonda il palazzo.
Vengono chiamati i carabinieri della locale stazione che, piuttosto sorpresi, capiscono la situazione ed effettuano un primo soccorso: tutti gli abitanti della zona vengono invitati a rientrare in casa tenendo porte e finestre sigillate.
A questo punto sul posto viene convocato con somma urgenza un apicoltore dalla vicina frazione Tufara di Roccabascerana, a cui viene chiesto di capire cosa stia accadendo a quello sciame impazzito.
L'esperto non sa individuarne la provenienza ma risale alla causa del "disorientamento" degli insetti dovuto, spiega, alla morte o all'uccisione dell'ape regina.
L'apicoltore ha in mente un rimedio: provvede quindi a portare sul posto una nuova ape regina. La cosa riesce, ma non pienamente.
Nel senso che il nuovo arrivo tranquillizza soltanto parzialmente sciame che decide di posizionarsi, tutto insieme, su un'unica parete di una palazzina.
E qui l'apicoltore effettua il secondo intervento. Munito di gabbie di legno e grazie alla seconda ape regina, l'esperto "convince" le api a seguire la regina e ad entrare nelle arnie, recuperando così l'intero sciame.
Non una passeggiata, insomma, l'intera operazione.
Per capirci, l’intervento è durato almeno dodici ore, e solo stamane è stato possibile recuperare l’intero sciame di circa diecimila api e trasportarlo, in maniera del tutto sicura, nell’apicoltura di Roccabascerana.