Continuano ad emergere importanti ritrovamenti archeologici nel cantiere della metropolitana di Napoli.
Questa volta gli operai hanno trovato uno scheletro risalente all'età imperiale all'incrocio tra Via Egiziaca a Forcella ed il Corso Umberto, dove attualmente si sta realizzando la camera di ventilazione della Linea 1 del Metrò con scavi che raggiungono una profondità di circa 5 metri.
“Nella zona è in corso da alcuni mesi uno scavo sistematico, dopo che è stata individuata una necropoli romana databile tra il III ed il II secolo dopo Cristo, collocata fuori dalla cinta muraria dell'antica Neapolis, i cui resti si trovano a Piazza Calenda.
Sono una decina le tombe finora individuate ed altrettanti gli scheletri recuperati”, ha spiegato all'Ansa la funzionaria della Sovrintendenza Archeologica Daniela Giampaolo, responsabile degli Scavi nel Centro storico.
Lo scheletro portato alla luce, probabilmente quello di un adulto, a quanto sembra in buone condizioni. Il ritrovamento di epoca romana ha immediatamente rapito l'attenzione degli addetti ai lavori, che con l'aiuto degli archeologi, hanno messo in atto le tecniche di recupero.
Dopo aver drenato le acque in cui era quasi totalmente immerso, gli esperti hanno proceduto ad una prima analisi ed alla schedatura dei resti, prima di rimuoverli.
Non è il primo ritrovamento del genere che avviene nel cantiere della metropolitana. Già nel luglio del 2011 furono fatti altri importati ritrovamenti nel cantiere che si trova nei pressi della sede dell'Università Federico II.