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lunedì 18 marzo 2013

Italia, aree naturali protette: Fiume Sile. (Veneto).

Il Sile è il maggior fiume italiano di risorgiva. Lo alimentano le acque che, scendendo dalla fascia prealpina, penetrano in profondità nel terreno permeabile dell'alta pianura e riemergono laddove hanno inizio i suoli impermeabili.





Un parco sull'acqua, fra i più lunghi parchi d'Europa a protezione di un limpidissimo corso d'acqua scaturito da una risorgiva di pianura.
Scampato all'urbanizzazione della Marca Trevigiana, questo fiume di circa 95 chilometri e un bacino idrografico di 628 chilometri quadrati bagna villaggi, paesi e città come Treviso, cui offre una pittoresca cornice ambientale.
Il suo regime costante e la corrente moderata hanno fin da epoche remote creato le condizioni per lo sviluppo degli insediamenti umani, come testimoniano le molte stazioni paleovenete ritrovate lungo le sue rive.









La zona "alta" delle risorgive ( i cosiddetti fontanassi ) è un microcosmo di peculiarità naturalistiche con le "polle sorgentizie", la vegetazione acquatica, i prati umidi.
Il minimo dislivello del fiume dalla sorgente (24 m.) alla foce, al margine della Laguna veneta, e la temperatura costante delle acque fanno sì che questa corona vegetativa sia ovunque costante e fiorente.
Non manca comunque la dimensione umana in questo paesaggio di acque tranquille.
Si tratta di ville, meno note di quelle della vicina Riviera del Brenta, ma pure significative nel loro rapporto con il fiume, e poi i mulini e attività paleoindustriali.
All'interno del Parco sono ubicati due importanti biotopi: le cave di Casale sul Sile, rinaturalizzate per ospitare l'avifauna di passaggio, e l'oasi di Santa Cristina, che salvaguardia una ventina di ettari di zona palustre.