Istanti: Le foto vincitrici del Premio Pulitzer
"il viaggio di una madre". Renee C. Byer. 2007.
La morte di un proprio caro è terribile; quella di un bambino dopo una lunga malattia è una tragedia insopportabile.
La storia straziante di uno di questi bambini è stata immortalata da una serie di fotografie avvincenti da Renee C. Beyer. Il suo fotoracconto, pubblicato da Sacramento Bee, in California, si aggiudicò il Premio Pulitzer.
Cyndie French, madre single del bambino e di altri quattro figli, incontrò Renee, una dei fotografi dello staff del Bee, a una conferenza nel maggio del 2005.
La conferenza riguardava i problemi dei giovani colpiti da gravi malattie.
Cyndie raccontò a Renee la storia di suo figlio Derek, di 10 anni, malato di una rara malattia infantile, il neuroblastoma, un tumore che insorge nelle cellule nervose e alla fine colpisce gli organi.
Mentre parlavano, nacque tra loro un rapporto speciale e Cyndie permise a Renee e alla reporter Cynthia Hubert di seguire la battaglia di Derek.
Le due giornaliste trascorsero un anno con la famiglia.
Accompagnarono Cyndie e Derek all'ospedale e videro la madre spingere il bambino sulla sedie a rotelle attraverso i corridoi per distrarlo dall'imminente visita medica.
Andarono in ambulatori e cliniche per innumerevoli esami di ogni genere. E passarono gran parte del tempo in casa di Cyndie.
Assistettero al graduale cambiamento della personalità di Derek a causa del dolore costante che ne detestava il corpo e sfociava in esplosioni di rabbia, a volte contro sua madre o i fratelli, altre contro niente o nessuno in particolare.
La storia si sviluppò su due piani. Innanzi tutto era il commovente resoconto dell'amore incondizionato di una madre per suo figlio, e inoltre mostrava la sua battaglia per mantenere unita la famiglia nonostante il lavoro perduto, le risorse limitate e gli estenuanti problemi di salute che alteravano le relazioni familiari.
Era una storia che Cyndie French voleva fosse raccontata affinchè altri nella sua stessa situazione potessero beneficiare di ciò che aveva imparato e della sua esperienza.
Derek chiamava le due giornaliste "le api" e finì per accettarle come parte della sua vita.
Si sentivano a loro agio e coltivavano il rapporto, e ne risultarono alcune delle fotografie più belle di tutto il fotoracconto. Le immagini di Renee Byer sono avvincenti e indimenticabili.
Ma catturano l'implacabile realtà di una battaglia quotidiana. E, andando oltre la malattia di Derek, ritraggono le difficoltà che ogni giorno la famiglia affrontava e superava, a dispetto delle scarse risorse.
Renee mise in campo la sua ventennale esperienza di fotogiornalista per assicurarsi che la storia fosse raccontata correttamente.
Le fotografie sono intime ma non invadenti, piene di valore umano ma non patetiche.
"In una situazione come quella", ha spiegato, "il tuo istinto di essere umano ti dice di cercare di dare una mano. Ma come giornalista, devi fare un passo indietro e lasciare che le cose seguano il corso naturale.
Può essere molto, molto doloroso.
Stavo documentando una vicenda che doveva essere raccontata ed era un dono trovarmi lì.
Ebbi sempre la consapevolezza che ciò di cui ero testimone avrebbe portato una speranza ad altre famiglie".
Le condizione di Derek peggioravano gradualmente.
Perse peso e il dolore divenne insopportabile. Verso la fine dormiva per la maggior parte del tempo, ma Cyndie non lasciò mai il suo capezzale.
Derek morì tra le braccia della madre nella primavera del 2006.
In luglio il Bee pubblicò quattro lunghi articoli corredati da molte immagini.
Quando Renee ricevette il Premio Pulitzer, Cyndie la raggiunse in redazione e si abbracciarono.
I lettori risposero con entusiasmo agli articoli, un'ondata di sostegno e comprensione che permise a Cyndie French di lanciare un progetto per raccogliere fondi da destinare alle altre famiglie in lotta con gli stessi problemi che lei aveva affrontato.