mercoledì 7 novembre 2012

Luoghi: California. Sequoia e Kings Canyon National Parks.

Incastonati tra i rilievi meridionali della Sierra Nevada, nella California orientale, i due parchi nazionali Sequoia e Kings Canyon occupano un'area di circa 3400 chilometri quadrati.





Pur avendo un confine in comune, ospitano territori con caratteristiche assai diverse.
Il Sequoia National Park racchiude esemplari straordinari di sequoia giganti, alberi antichissimi che tendono ad eclissare gli altri pur notevoli aspetti di un paesaggio idilliaco, disegnato da pianure, gole, picchi e oscure caverne.
Il Kings Canyon unisce alle sequoie stupefacenti canyon intagliati dai due bracci del Kings River, che dalla Sierra Alta si gettano attraverso il parco con impeto e violenza, soprattutto nel periodo primaverile dello scioglimento delle nevi.







Circa 225 milioni di anni fa, nell'era mesozoica, questa parte della California rappresentava il punto d'incontro tra la piattaforma oceanica e quella che sosteneva la parte esistente del Nord America.
Quando urtarono l'una contro l'altra, la prima, più pesante, scivolò sotto quella continentale, producendo un calore e una pressione tanto forti da fondere gli strati di roccia più profondi e spingerli al di sopra della crosta terrestre.
Spuntarono allora lungo la costa un gran numero di vulcani molto attivi che depositarono sul terreno cenere e detriti vari, formando un letto che venne successivamente ricoperto dagli strati provenienti da nuove eruzioni.
La maggior parte del magma comunque non venne mai in superficie.
Incominciò a raffreddarsi e indurirsi dando origine, nel corso di vari milioni di anni, a formazioni di rocce granitiche, sul bordo della piattaforma continentale.









Nel Cenozoico ( circa 25 milioni di anni fa ), nuove spinte dal ventre della terra formarono quest'antica catena a elevarsi ulteriormente.
Nei successivi 10 milioni di anni la forza erosiva del vento, dell'acqua e del ghiaccio portarono via gli strati di rocce sedimentarie e metamorfiche più deboli, facendo venire alla luce il possente granitico che vediamo oggi sulla superficie della Sierra Nevada.
I primi abitanti della regione furono Indiani primitivi appartenenti alle tribù dei Monache, dei Tubato Labac, di Paiute e degli Yokuts.
Legati tra loro da amicizia e rapporti commerciali, stabilirono dei campi estivi sulla Sierra Nevada per trovare sollievo dal calore della valle e cacciare la selvaggina che abbondava nelle foreste.
Gli esploratori spagnoli cinquecenteschi dimostrarono scarso interesse nei confronti di questa terra e soltanto agli inizi del XIX secolo una spedizione condotta da Gabriel Moraga penetrò nel territorio chiamando El Rio de Los Santos Rejes, ossia "il fiume dei re santi", l'attuale Kings River.







A distanza di qualche decennio anche gli Americani condussero delle spedizioni come quella di Jedediah Smith, nel 1827 o di John C. Fremont, nel 1844; in entrambi i casi gli uomini non si addentrarono però fra i picchi più elevati.
Nel 1864 una spedizione della California State Geological Survey condotta da William Brewer, produsse una dettagliata relazione scoprendo e dando il nome a varie montagne tra cui il Mt. Whitney.
Tra il 1873 e il 1875 anche John Muir si avventurò più volte nella regione.
Nella seconda metà del secolo la storia della regione fu legata agli intrighi politici.
A partire dal 1860 essa fu presa di mira da boscaioli e allevatori di bestiame.
Negli anni Ottanta l'area di Giant Forest fu comprata dalla Co-operative Land Purchase and Colonization Association, un gruppo di individui conosciuti con il nome di Kaweah Colony che avevano l'idea di fondarvi una colonia di lavoratori.
Nei quattro anni successivi costruirono una strada che congiunse la Central Valley a Giant Forrest e doveva consentire il trasporto del legname ricavato dall'abbattimento delle sequoie.





Ma ben presto gli scempi che essi provocarono fecero insorgere le proteste dei conservatoristi e degli agricoltori, condotti da John Muir e da George Stewart.
Grazie ai loro sforzi il 25 settembre del 1890 fu creato il Sequoia National Park, che comprendeva più di 200 chilometri quadrati di territorio.
Una settimana più tardi il Congresso ne triplicò le dimensioni e creò il General Grant National Park, di appena 10 chilometri quadrati, per proteggere la zona di Grant Grove.
Nel 1926 il territorio  che comprendeva Kern Canyon fu aggiunto al Sequoia e nel 1940 il General Grant si espanse includendo il territorio circostante, il South Fork of the Kings River, e trasformandosi nel Kings Canyon National Park.
Nel 1965 i territori di Cedar Grove e Tehipite Valley furono annessi al Kings Canyon.
Nel 1978 Mineral Kings fu aggiunto al Sequoia.
Dal 1943 i due parchi sono amministrati congiuntamente.





L'aumento dell'altitudine in entrambi i parchi da ovest verso est e le conseguenti variazioni climatiche, determinano differenti zone ecologiche caratterizzate da una diversa tipologia di piante e animali.
La primavera arriva sulle colline orientali ( da 400 a 1400 metri ) agli inizi di marzo.
La grande abbondanza di corsi d'acqua favorisce la crescita di bassi e rigogliosi cespugli, di manzanita dalla corteccia rossa ( red-barked manzanita ), di fitti boschetti di querce.
I loro fianchi si colorano di bianco e di giallo grazie al white popcorns e ai gialli fiddlenecks, piccoli fiori selvatici appartenenti alla famiglia dei non-ti-scordar-di-me.
Ma all'arrivo dell'estate, la siccità e il caldo seccano l'erba e le colline appaiono brulle e marroni.









Circa due milioni di turisti visitano ogni anno i due parchi per cercare pace e tranquillità e passeggiare su sentieri solitari.
Durante i mesi estivi le temperature diurne oscillano generalmente intorno ai 23° alle elevazioni medie, dove sono situate le maggiori attrazioni.
Di notte possono scendere fino a 10°C.
Come in tutte le zone montane sono comuni i cambiamenti improvvisi di tempo e di temporali, soprattutto quelli pomeridiani.
In inverno le temperature medie oscillano dai -6° C ai 4°C sopra lo zero.
Nuvoloni scuri e bassi possono oscurare il cielo per giorni e giorni.
Da dicembre a maggio i parchi sono sepolti dalla neve che può causare la chiusura delle strade che percorrono entrambi i parchi.
I periodi migliori per visitare il Sequoia e il Kings Canyon sono dunque la tarda primavera e gli inni dell'autunno, quando il clima è ancora gradevole e non vi sono le folle che li prendono d'assalto, come nei mesi di luglio e agosto.









Procedendo da ovest verso est le basse colline ricoperte di cespugli sempreverdi e piccoli alberi cedono al posto alle foreste di grandi sequoie e conifere fino ad arrivare agli alti picchi della Great Western Divide e della Sierra Crest e al Mt. Whitney, che con 4421 metri è la vetta più alta tra gli Stati contigui degli USA.
Tra questi picchi quattro sono le aree di maggior interesse: la Giant Forrest nel Sequoia, Grave Grove, Cedar Grove ed il Kings River nel Kings Canyon.
Sono tutte raggiungibili in automobile, ma per il resto la maggior parte del territorio è priva di strade.
Per esplorare a fondo i parchi dovete perciò camminare sui più di mille chilometri di sentieri che si intersecano al loro interno.
Vi consigliamo di dedicare almeno un giorno intero ad ognuno di essi, dormendo a Grave Grove dove si trova a un ora di strada sia da Cedar Grove che da Giant Forrest.
Risparmiando tempo negli spostamenti in automobile, potrete godervi qualche bella passeggiata tra scenari spettacolari ed apprezzare meglio ciò che questa generosa natura può offrire.