martedì 30 ottobre 2012

Perù: La Fiesta de la Virgen del Carmen.




Ogni anno Paucartambo si prepara per sei mesi alla Fiesta de la Virgen del Carmen, una festa che è essenzialmente una celebrazione femminile.
La leggenda narra che una ricca ragazza, in viaggio per Paucartambo per vendere un vassoio d'argento, trovò una bella testa, priva del corpo, e la depose sul vassoio, scoprendo così che dalla testa emanavano raggi di luce.
Da quel momento la testa fu collocata su un corpo di legno appositamente costruito e onorata con preghiere e incenso.
La fiesta, piena di vitalità e in certi momenti ipnotica, solitamente si protae per tre o quattro giorni ( in genere 16-19 luglio ).
Vi partecipano gruppi locali di danzatori e musicisti in costume tradizionale; vicino alle chiese spuntano barcarelle del mercato.







Le strade risuonano del clamore delle esibizioni dei musicisti e dei ballerini che indossano maschere e vestiti elaborati; la maschera più famosa è quella di  Capaq Negro, dal nome di uno schiavo africano che lavorava nelle vicine miniere d'argento.
Di grande impatto è la parodia dei "poteri" dell'uomo bianco, rappresentata da artisti coperti da grottesche maschere con gli occhi azzurri e costumi stranieri.
La malaria è uno dei temi ricorrenti.
Un vecchio sembra sul punto di morire, quand'ecco un medico occidentale che brandisce l'immancabile siringa.
In realtà, se egli riesce a salvare il paziente è solo per il fortuito scambio delle prescrizioni, operato dai suoi assistenti che danzano: la natura fatalista della cultura andina trionfa sulla scienza.
Il sabato pomeriggio si svolge la processione de la Virgen del Carmen, accompagnata dalle lamentose melodie della banda di ottoni, mentre sull'immagine della Vergine ricadono petali di fiori, grida e preghiere.



 

La sacra immagine è il simbolo della devozione cristiana e anche del culto di Pachamama, la Madre Terra.
La celebrazione culmina la domenica pomeriggio con le danze dei "guerrieros", in cui il bene trionfa sul male, allontanandolo per un anno intero.