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Scientia Antiquitatis
martedì 9 ottobre 2012
Natura: Lupo (Canis lupus).
Come la volpe, il lupo (canis lupus) possiede cinque dita negli arti inferiori, quarantadue denti e un muso allungato.
Con il cane domestico, lo sciacallo, il coyote, ecc., il lupo costituisce il genere Canis, caratterizzato, rispetto alle volpi, da fronte più saliente, coda relativamente meno lunga e muso meno aguzzo.
Il lupo misura da m. 1 a m.1,40 di lunghezza, più 30, 40 centimetri di coda.
Il peso varia fra 30 e 80 chilogrammi e l'altezza al garrese può raggiungere il metro, però generalmente non supera i 75-80 centimetri.
La coda è diritta e tenuta penzoloni.
Gli orecchi appuntiti sono eretti, le pupille rotonde, il collo è robusto.
I possenti denti ferini presentano la forma tipica; i canini non sono molto lunghi, ma solidamente impiantati nelle mascelle; gli incisivi appaiono ben sviluppati.
Il pelo varia molto sia nella qualità sia nel colore, a seconda delle regioni in cui vive l'animale.
Il lupo matesino è grigio fulvo, misto a peli neri, più chiaro nella parte inferiore del corpo.
Durante l'estate il mantello acquista riflessi rossi, che volgono al giallo in inverno.
La conformazione del lupo, caratterizzata dal treno posteriore sfuggente e dalla forma speciale della gabbia toracica, gli conferisce la caratteristica andatura e lo rende atto alla corsa.
Come nelle volpi, esiste all'attacco della coda del lupo una ghiandola odorifera, la cui secrezione e particolarmente intensa all'epoca della riproduzione.
La tana deve essere situata vicino alle piste di caccia e, quando è possibile, costituire un buon punto di osservazione.
Si tratta spesso di una vecchia tana di tasso o di volpe, o di una cavità ai piedi di un albero, tra grosse radici.
Le femmine approntano sempre molte tane secondarie, che possono distare anche cinque chilometri dalla tana principale.
In primavera e in estate, i lupi vivono generalmente soli o a coppie.
In autunno la loro esistenza diviene familiare e, in inverno, si raggruppano in banchi più o meno numerosi.
La vita del branco non è esente da rivalità e da lotte, ma i combattimenti non diventano mai cruenti; si tratta piuttosto di posizioni rituali: posizioni di minaccia, di sfida, di sottomissione, e così via, che hanno lo scopo di convalidare la posizione gerarchica di ogni individuo all'interno del branco.
Quest'ultimo si scioglie alla fine dell'inverno, nel periodo degli amori.
Sia che viva solitario o in coppia, sia che viva in branco, il lupo possiede un territorio di caccia che percorre in continuazione.
Tale territorio è costituito dalle piste degli altri animali, da sentieri o percorsi abbandonati e anche da strade, se sono poco frequentate.
Il lupo non è un animale molto rapido. La sua velocità massima non supera i 50 km/h e non gli permette pertanto di ghermire in corsa le prede più veloci.
In compenso ha una resistenza straordinaria.
Caccia allora cercando di sfinire la preda, braccandola all'occorrenza anche nell'acqua, poiché è un buon nuotatore.
Sono grandi mangiatori e sono in grado di consumare in un solo pasto sei kg di carne, la quale non deve necessariamente essere fresca: i lupi ricorrono sovente alle prede dei giorni precedenti.
Hanno pertanto la tendenza, quando è possibile, di costituirsi delle riserve e di uccidere più animali di quanti ne possano mangiare.
Benché preferiscano prede di grandi dimensioni, mangiano anche piccoli animali quali roditori, rettili, uccelli, pesci e persino larve ed insetti.
Quando un lupo è solo o in coppia diventa prudente, paziente e molto più scaltro della volpe.
Si conoscono numerosi casi di lupi che cacciano in coppia: uno dei due distrae il pastore e i cani, mentre l'altro sottrae una pecora isolata.
La potenza delle mascelle e del treno anteriore permette al lupo di correre trasportando una pecora tra le fauci, ed è così resistente da percorrere alcune decine di chilometri.
Il periodo degli amori dura da dicembre a febbraio. Dopo una gestazione di due mesi circa, in primavera, la lupa da alla luce da tre a sei lupacchiotti, eccezionalmente da otto a dieci.
Il parto avviene nel folto di una macchia spinosa o di una foresta, in una specie di nido costruito con rametti ed erba secca, a cui la madre aggiunge il pelo strappato dal ventre per scoprire le mammelle.
Questo nido è chiamato covo.
I lupacchiotti nascono con gli occhi ancora chiusi e li aprono solo dopo una decina di giorni.
Il loro sviluppo è dapprima lento, poi diviene molto rapido.
Sono bestiole graziose, dagli occhi grandi e rotondi, ricoperte da uno spesso strato lanoso.
La madre li svezza solo a due mesi.
Per fare ciò, padre e madre iniziano con il rigurgitare della carne, per metà digerita e mescolata a saliva.
Più tardi sospingono delle prede vive verso la tana, oppure le portano nelle fauci, al fine di insegnare ai piccoli a cacciare.
I giovani lupi diventano adulti e atti alla riproduzione solo a tre anni, quando hanno già lasciato i genitori da lungo tempo.
Teoricamente un lupo può vivere quanto un cane, cioè una quindicina di anni, ma ciò
avviene molto raramente in natura.