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venerdì 17 maggio 2013

Pianeta scimmia: In Africa 25 milioni di anni fa le prime scimmie antropomorfe.


Due nuovi reperti rinvenuti in Africa orientale e risalenti a 25,2 milioni di anni fa contribuiscono a scrivere la storia delle scimmie del Vecchio Mondo: si tratta di due specie che testimoniano la diversità presente in questo clade già nell'Oligocene. In particolare, la precisa datazione documenta che la divergenza tra le due superfamiglie deiCercopithecoidea e degli Hominoidea, o scimmie antropomorfe, è avvenuta sullo sfondo di un sollevamento tettonico nella parte occidentale del rift orientale, in coincidenza con l’evento di riscaldamento globale del Tardo Oligocene.





Ricostruzione artistica del possibile aspetto delle due antiche scimmie realizzato dall'artista Mauricio Antòn.


Le scimmie del Vecchio Mondo, o catarrine, e tra queste le scimmie antropomorfe, sono una componente fondamentale dei moderni ecosistemi dell’Africa e dell’Asia ma  le prime fasi della loro storia evolutiva sono ancora scarsamente documentate. 
Un nuovo studio a firma di Nancy J. Stevens, dell'Università dell'Ohio ad Athens, e colleghi, descrive due reperti fossili ritrovati in Africa Orientale e risalenti a 25,2 milioni di anni fa che rappresentano una testimonianza della diversità delle catarrine durante un periodo di profondi cambiamenti dell’ecosistema terrestre africano.
Le catarrine si sono separate dalle scimmie del Nuovo Mondo circa 40 milioni di anni fa, e hanno colonizzato molte zone dell’Africa e dell’Asia. Si suddividono in due superfamiglie: i Cercopithecoidea, tra cui i babbuini e i macachi, e gli Hominoidea, o scimmie antropomorfe, che hanno caratterstiche fisiche e intellettive più simili a quelle umane, e di cui fanno parte gorilla, orangutan, scimpanzé e bonobo, nonché gli stessi esseri umani.

L'assenza di fossili di catarrine più antichi di 20 milioni di anni è in stridente contrasto con le stime basate sul i studi molecolari e emetici, secondo i quali la separazione tra le due superfamiglie è avvenuta tra 25-30 milioni di anni fa: in pratica, due lungi rami filogenetici di entrambi i cladi erano rimasti finora senza prove fossili.
Stevens e colleghi descrivono ora due reperti fondamentali per chiarire questo passaggio cruciale della nostra origine, ritrovati nel biennio 2011-2012 a Nsungwe, in Tanzania, ed entrambi datati a 25,2 milioni di anni fa.





Gli orangutan, come gli scimpanzé, i gorilla e gli stessi esseri umani, fanno parte della superfamiglia di scimmie del Vecchio Mondo detta delle Hominoidea.



I due reperti sono stati rinvenuti all'interno del Rukwa Rift, un tratto del rift dell'Africa orientale, formatosi per la separazione di due placche tettoniche, e che fino a pochi anni fa era ritenuto parte della Great Rift Valley, che si estende verso nord fino all’Asia Minore.
Il bacino del Rukwa Rift registra una delle più antiche accumulazioni sedimentarie dell’intero sistema del rift dell’Africa orientale. Gli scavi dell’ultimo decennio hanno documentato una lunga e complessa storia paleontologica della porzione occidentale del rift, che contiene i resti di fauna continentale risalente sia al Cretaceo (145-65,5 milioni di ani fa) sia all’Oligocene (24-26 milioni di anni fa).
Il primo reperto, battezzato Nsungwepithecus gunnelli, in onore paleontologo Gregg F. Gunnell, è il più antico fossile conosciuto di scimmia antropomorfa: si tratta di una mandibola parziale che conserva le caratteristiche dentali che collocano la specie tra le Hominoidea note come nyanzaptecine. Il secondo è un terzo molare inferiore appartenente alla più antica specie nota del clade delle scimmie del Vecchio Mondo, battezzata Rukwapithecus fleaglei, in onore di John G. Fleagle. 
Considerata la scarsità di dati paleontologici relativi alla regione afro-arabica risalenti all’intervallo tra 22 e 30 milioni di anni fa, i fossili della Rukwa Rift forniscono una rara e preziosa testimonianza della diversità delle catarrine durante un periodo di profondi cambiamenti dell’ecosistema terrestre africano.
La precisa stratigrafia del sito suggerisce che l’evoluzione dei primiHominoidea e Cercopithecoidea nell’Africa orientale sia avvenuta sullo sfondo di un sollevamento tettonico, non riconosciuto fino a pochi anni fa, nella porzione occidentale della rift orientale, in coincidenza con l’evento di riscaldamento globale del Tardo Oligocene.