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venerdì 22 marzo 2013

Aree naturali protette d'Italia: Nebrodi (Sicilia)




Monti di dolce conformazione mammelliformi, boscosi e ricchissimi d'acqua, i Nebrodi offrono spettacoli unici.
Affacciati da una parte al Mar Tirreno e dall'altra alla Valle Etnea, alternano in successione orizzonti vegetazioni di spiccata individualità: il piano costiero di macchia mediterranea e sughereta; il piano supramontano di querce e cerri; il piano montano dalle splendide faggete, estese per oltre 10 mila ettari, al limite più meridionale del loro areale europeo.
"Monti verdi" per eccellenza, i Nebrodi offrono copiose riserve idriche: laghi d'alta quota come il Biviere di Cesarò (1278 m.), sorgenti e bacini artificiali in parte rinaturalizzati, come il lago d'Ancipa.









In questa acque vive celata agli occhi dei più la tartaruga palustre, mentre fra la vegetazione acquatica, anatre e aironi amano sostare durante la migrazione.
Sui pascoli d'alta quota corrono liberi i bellissimi cavalli Sanfratellani e scorre fulminea l'ombra dell'aquila reale.
La quaglia e la coturnice di Sicilia (Alectoris graeca whitakeri) trovano qui i loro ultimi e provvidenziali rifugi insulari.
Il Parco tutela questa ricchezza di vita naturale insieme ai prodotti e alle opere dell'uomo: gli antichi bagli, le secolari trazzere di pastori, il grano che splende nei valloni tra le rocce calcaree di Alcara li Fusi, i salumi ottenuti con le carni del suino nero di Nebrodi, i latticini.
Il Parco del Nebrodi è attraversato da est a ovest dal Sentiero Italia.




Le tappe previste sono le seguenti: Capizzi (1100 m.)- Villa Miraglia (1502 m.) in 6 ore e 30 minuti, 24 km, dislivello 900 m.; Villa Miraglia-Floresta (1275 m.) in 8 ore e trenta minuti, 27 km, dislivello 550 m; Floresta-Randazzo (754 m.) in 4 ore e trenta minuti, 16 km, dislivello 200 m.
I boschi dei Nebrodi, favoriti anche da abbondanti riserve idriche, testimoniano l'originario aspetto forestale di gran parte della Sicilia.