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Scientia Antiquitatis
giovedì 10 gennaio 2013
Africa: Luoghi dell'abitare, Tamberma e Somba.
Betammaribe, "coloro che sanno costruire", è il nome con cui i Tamberma chiamano se stessi.
Le case fortezze note come tata sono un tratto comune di diverse popolazioni come i Tamberna del nord del Togo e i Somba del Benin settentrionale.
Sotto il nome di Somba sono raccolte diverse popolazioni (Betiabè, Besorbè) poste ai piedi e sulle pendici della catena montuosa dell'Atacora dove si rifugiarono per sfuggire alle razzie dei Bariba, guerrieri venuti dall'est, che nella parte settentrionale dell'attuale Benin avevano fondato il regno del Borgou.
Il tata è una costruzione a carattere polifunzionale che sfugge nel contempo da abitazione per le persone, da riparo per gli animali, da deposito per le granaglie, da santuario e fortino contro i nemici.
Nell'orientamento della casa e nella disposizione degli ambienti si ritrovano anche determinati di tipo simbolico: la facciata guarda a ovest nella direzione da cui sarebbero partite le migrazioni Somba, mentre il retro della casa è volto a est, lato nefasto, la direzione da cui provengono i mali che possono colpire la comunità.
Il lato nord e quello sud sono invece caratterizzati sessualmente: gli spazi che danno a nord sono i luoghi delle attività femminili mentre quelli che rivolti a sud sono destinati agli uomini.
Il numero degli edifici e delle torri (da tre a nove) varia a seconda della ricchezza del proprietario e dell'estensione della famiglia.
Il materiale di costruzione (banco) è costituito di argilla.
Per le torrette dei granai, i cui muri sono più fini, si ricorre alla terra di termitai mischiandola con paglia.
I muri sono realizzati sovrapponendo diversi strati di banco, di trenta centimetri l'uno, fino ad altezze di quattro metri e quindi intonacati con terra mischiata ad acqua e sterco.
I muri sono poi impermeabilizzati applicando una soluzione a base di burro di karatè.
Queste costruzioni per ragioni difensive, sono prive di finestre e l'aerazione è assicurata da un foro praticato nel soffitto che permette la fuoriuscita dei fumi del focolare.