Ex terreno di caccia reale dei regnanti zulù, la riserva di Umfolozi è la prima in Africa per istituzione: nacque nel 1898 per salvare un rinoceronte bianco, portato sull'orlo dell'estinzione dall'incontrollata caccia da trofeo.
E' una storia di successo: grazie alla gestione del Natal Parks Board ( il dipartimento parchi, oggi ufficialmente ribattezzato "Ezemvelo KZN Wildlife" ma noto come KwaZulu-Natal Wildlife), la specie si è riprodotta consentendo l'esportazione di oltre tremila esemplari verso altri parchi, e ad altri paesi africani.
E' qui oggi la più grande concentrazione al mondo di rinoceronti: oltre 350 rinoceronti neri (Diceros bicornis) e 1.800 rinoceronti bianchi (Ceratotherioumsimum).
In questo parco è stato anche introdotto e messo a punto (dal veterano della conservazione sudafricana, Ian Player) il concetto di Wilderness Trail, escursione a piedi che può durare due o più giorni, come strumento di educazione ambientale e frizione piena ma rispettosa del parco: a questo è dedicato un terzo della riserva.
Dopo l'unione con la vicina riserva di Hluhluwe mediante l'acquisizione di un corridoio di terra, il complesso, attraversato dal fiume Umfolozi, protegge 96.000 ettari di savana, tra valli e colline dove le praterie si alternano a zone di foresta più densa.
Al centro che ospita il museo illustrante il lavoro di cattura, traslocazione a gestione dei rinoceronti da parte del personale dei parchi sudafricani (riconosciuto come il più esperto in materia), si tiene ogni anno la maggior asta di fauna selvatica (esemplari vivi), dove si sono registrate cifre record per i rinoceronti (60.000 euro per il nero, 45.000 euro per il bianco).
Da molti anni il dipartimento sviluppa anche progetti in collaborazione con le comunità indigene limitrofe ai parchi per favorire una loro condivisione dei profitti derivanti dall'esoterismo e dal prelievo controllato di alcune risorse.