Axayacatl fu un sovrano dal comportamento non proprio corrispondente all'austera etica che doveva seguire un tlatoani mexica.
Di lui dice sinteticamente il Codice Mendoza: "Fu molto valente e coraggioso in battaglia e col grande vizio delle donne.
Per questo ebbe molte mogli e figli.
Fu superbo e orgoglioso e per questo fu molto temuto dai suoi vassalli".
Altrettanto contraddittori furono i risultati della sua politica estera.
Gli esordi furono brillanti perché impose il dominio di Tenochtitlan su Tlatelolco, la città gemella che sorgeva a pochi chilometri di distanza.
Secondo le fonti, che tendono a nascondere le vere cause della guerra, probabilmente dovute alla volontà di Tenochtitlan di mettere le mani sulla ricchissima rete commerciale di Tlatelolco, lo scontro fu causato da banali liti sfruttate da Moquihuix, re di Tlatelolco e cognato di di Axayacatl, per provocare sfacciatamente Tenochtitlan.
Dopo la vittoria, Axayacatl riprese le campagne espansionistiche del predecessore conquistando la regione di Toluca.
Tuttavia nel 1479 l'espansione verso occidente degli Aztechi fu fermata dai Taraschi, che inflissero una pesantissima sconfitta all'esercito della Triplice Alleanza.
Per l'imperatore azteco il colpo fu durissimo e, per quanto al ritorno della guerra fosse ricevuto con tutti gli onori, non riuscì più a riprendersi.
Dopo un'altra piccola campagna militare poco brillante, s'ammalò e morì, o forse, fu aiutato a morire dagli stessi sacerdoti mexica.
Gli anni del regno delle principali imprese di Axayacatl, Codice Mendoza, 10r, XVI secolo, Oxford Bodleian Library
Sulla sinistra ( in verde): la serie degli anni corre dall'alto in basso. Il primo anno del regno, l'anno 4 Coniglio, corrisponde al 1470, l'ultimo l'anno 2 Casa, al 1481.
In alto a sinistra: la conquista di Tlatelolco (cumulo di terra).
Il templo Mayor è disegnato sul glifo dlla città e il re Moquihuix (volto sporco e ubriaco) viene gettato dall'alto del tempio.
Al centro-sinistra: Axayacatl e il glifo della parola: Dietro la testa, il glifo del nome.