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martedì 16 ottobre 2012

Scoperto il luogo esatto in cui fu ucciso Giulio Cesare.



Giulio Cesare fu assassinato a Torre Argentina, nella parte inferiore in quella che allora era la Curia di Pompeo, frequente luogo di passaggio di turisti e romani. 
I ricercatori del Centro de Ciencias Humanas y Sociales (Csic) hanno scoperto il punto esatto in cui, nelle Idi di Marzo del 44 a.C., Cesare e' stato assassinato nella congiura guidata dal figliastro Bruto. La storia ci ha tramandato che Giulio Cesare fu pugnalato nella Curia di Pompeo, a Roma, nell'attuale area archeologica di largo di Torre Argentina, mentre presiedeva una riunione di senatori. 
Solo che fino a oggi non si conosceva il punto esatto dell'omicidio.
I ricercatori dei Csic, guidati dallo storico Antonio Monterroso, hanno trovato una lastra di cemento di tre metri di larghezza per due di altezza che indicava il punto esatto in cui sedeva Giulio Cesare quando fu assassinato. 
E' una lastra voluta da Ottaviano Augusto per ricordare il padre adottivo e condannare il suo assassinio. 
La scoperta conferma che il generale fu pugnalato al centro della parte inferiore della Curia di Pompeo, mentre presiedeva, seduto su una sedia, la riunione del Senato. 





Attualmente i resti dell'edificio si trovano nell'area archeologica di Torre Argentina, nel pieno centro storico della capitale romana. 
Le conclusioni dei ricercatori del Csic sono arrivate grazie alle analisi di uno scanner con laser tridimensionale e non contraddicono le fonti classiche. 
La storia, infatti, riporta che dopo l'assassinio di Giulio Cesare la Curia di Pompeo fu chiusa e trasformata in una specie di memoria dello scomparso conquistatore della Gallia. 
"E' affascinante", ha commentato Monterroso, "che migliaia di persone prendano l'autobus tutti i giorni a poca distanza dal posto in cui Giulio Cesare e' stato pugnalato 2056 anni fa o che vadano addirittura a teatro, dato che il Teatro Argentina, il principale della capitale, e' molto vicino". 
Il progetto che ha permesso la storica scoperta conta sul sostegno della Sovrintentenza dei Beni Culturali di Roma, del Piano Nazionale di Ricerca e Sviluppo 2008-11 del Ministero dell'Economia e della Escuela Espanola de Historia y Arqueologi'a del Csic en Roma.