Nuovi itinerari senza barriere nel sito archeologico
Grazie all’Herculaneum Conservation Project, una collaborazione della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei con il Packard Humanities Institute e la British School at Rome, sarà riaperto l’accesso al Decumano Massimo anche ai visitatori con ridotte capacità motorie, genitori con passeggini e tutti coloro che desiderano usufruire di percorsi più agibili nell’antica città di Ercolano.
L’anno 2011 segna la fine delle barriere e delle chiusure che hanno impedito per più di 30 anni la visita alla strada principale della città antica: con una prima iniziativa in aprile sono stati portati a termine i lavori di sistemazione e la riapertura del Decumano Massimo ed ora, con un secondo intervento che ha colmato gli avvallamenti ed eliminato i dislivelli, viene garantita l’accessibilità ai visitatori disabili.
Il primo itinerario consente ai visitatori di entrare nella zona degli edifici pubblici della città romana, dove si trovano la Basilica Noniana e la Sede degli Augustali, e di proseguire poi lungo il Decumano Massimo.
Il secondo è un percorso “domestico”, che offre la possibilità di affacciarsi nelle case antiche, visitare la Casa del Tramezzo di Legno e assistere ai lavori di conservazione attualmente in corso.
Questi due primi itinerari sono solo un modesto inizio di un programma più ambizioso dell’Herculaneum Conservation Project, che insieme al Centro Herculaneum, sostiene la Soprintendenza nell’estendere a tutti la possibilità di conoscere il sito archeologico.
Contiamo sulla partecipazione dei visitatori per migliorare i nostri approcci e proseguire nel futuro con la riapertura di nuove aree archeologiche alle persone disabili; a tal scopo è stato reso disponibile presso la biglietteria del Sito un quaderno nel quale raccogliere commenti, idee e suggerimenti del pubblico.