La storia religiosa che ha condotto Amon a diventare la divinità suprema del pantheon egiziano risale molto indietro nel tempo.
In origine, infatti, Amon era una divinità guerriera venerata nell'area tebana, nell'Alto Egitto, ed elevata a divinità principale della regione quando, durante il I periodo Intermedio, la dinastia locale iniziò a confrontarsi con gli altri potentati in cui era diviso all'epoca il Paese.
Quando la casata tebana riuscì ad imporsi, Amon divenne il dio tutelare della regalità e, non a caso, alcuni faraoni della XII dinastia iniziarono a portare il nome di Amenemhat ("Amon è alla testa"), composto con il nome del dio.
Il ruolo di Amon si accrebbe quando la XVIII dinastia spostò la capitale del paese a Tebe, sua sede culturale originaria.
Le prerogative già acquisite in passato dal dio vennero amplificate fino a porsi al di sopra di tutte le altre divinità, mentre il suo tempio e il suo clero si avviarono a diventare la più potente e grande istituzione religiosa che mai l'Egitto avesse conosciuto.
Il clero di Amon assimilò inoltre elementi solari di origine eliopolitana, in modo da poter conferire al dio anche un carattere cosmico e demiurgico, secondo la tradizione tracciata già dalle altre grandi divinità nazionali.
Emerse così la figura sincretistica di Amon-Ra, re di tutti gli dei, sorgente stessa della regalità e della potenza guerriera del faraone, sposo della dea Mut e padre del giovane dio Knonsu, con i quali formava la Triade tebana.
Statua di Amon che protegge Tutankhamon, XVIII dinastia, granito nero, h 220 cm, Parigi, Musèe du Louvre.
Questa splendida statua di granito nero raffigura il dio Amon-Ra assiso sul trono e con le mani poste sulle spalle di una piccola statua antistante, in segno di protezione.
Il volto è giovanile e comunica freschezza e serenità.
La statua di Tutankhamon è priva della testa, ma siamo ugualmente in grado di identificarla grazie alle iscrizioni geroglifiche, su di essa incise, che restituiscono il nome.
Il dio Amon viene spesso raffigurato come un ariete, animale a lui sacro.
Sembra che il dio abbia acquistato questa iconografia quando il suo culto si propagò in Nubia.
Amon è raffigurato nella forma di un ariete che protegge tra le sua zampe Amenhotep III.
La tipologia della statua è quella intesa a raffigurare la divinità che accorda il suo favore e la sua protezione al faraone.
Si possono rintracciare i prodromi di questa modalità di rappresentazione nella celebre statua di Chefren, per giungere alle statue dell'epoca di Nectanebo II, che raffigurano l'Horo pa Bik ("il falcone") che protegge il faraone tra le sue zampe.
E' verosimile che questa statua sia stata realizzata per il tempio di Amenhotep III fece edificare in Nubia, a Soleb, e che solo in tempi successivi sia stata portata a Tebe.