mercoledì 10 settembre 2014

Tunisia: Il mistero del lago comparso dal nulla nel deserto di Gafsa.


All'inizio qualcuno pensava che si trattasse solo di un miraggio, ma quando una volta vicino ci si è resi conto di trovarsi di fronte ad acqua vera: un lago è comparso improvvisamente nel deserto di Gafsa, in Tunisia, e la sua origine rimane ignota.




Un minuto prima non c’era altro che sabbia cocente; un minuto dopo una bellissima distesa di acqua turchese.
È un autentico mistero il fenomeno che ha portato alla formazione di quello che ormai è stato battezzato il Lago di Gafsa, una distesa d’acqua cristallina emersa improvvisa nel deserto tunisino di Gafsa.
A scoprire il lago un pastore, che ha dato la notizia agli altri abitanti. Il lago in poco tempo si è trasformato in una piscina presa d’assalto dai locali che cercavano refrigerio nel deserto di Gafsa, dove le temperature sono ben oltre i 40 gradi. Per celebrare l’evento, i bagnanti hanno aperto anche una pagina su facebook ricca di fotografie.
“La notizia della comparsa del lago si è diffusa a macchia d’olio e ora centinaia di persone, desiderose di sfuggire al caldo soffocante, sono venute a nuotare”, racconta il giornalista del Guardian.
Ma la felicità di chi vive nella zona potrebbe essere facilmente stroncata. Il governo infatti ha ricordato che nella zona ci sono miniere in cui si estrae il fosfato e il lago potrebbe essere contaminato da sostanza chimiche cancerogene. Nel 1886, con la scoperta del fosfato, Gafsa divenne il centro dell’industria mineraria della Tunisia, diventando il quinto esportatore mondiale del minerale.
Un allarme, quello del governo, che i cittadini sembrano non aver ascoltato, come si vede dal video girato e caricato su YouTube che mostra l’assalto alla spiaggia e alle acque del misterioso lago, anche dopo che hanno cominciato ad intorbidirsi.
“I primi giorni, l’acqua era cristallina, di un azzurro turchese. Ora invece è verde e pieno di alche, il che significa che non è alimentato che acqua corrente”, commenta uno dei testimoni.
L’ipotesi più accreditata tra i geologi locali è che un’attività sismica non identificata possa aver spezzato la roccia al di sopra della falda, facendo filtrare l’acqua in superficie. Altri, invece, pensano che si tratti di un semplice accumulo di acqua piovana.
Dieci giorni fa, Hatef Ouigi, dell’Ufficio di pubblica sicurezza di Gafsa, ha avvertito che immergersi nel lago è pericoloso, in quanto non adatto alla balneazione. Si è trattato di un provvedimento cautelare, in attesa che gli scienziati prelevino campioni d’acqua per le analisi di laboratorio. “A seconda dei risultati, prenderemo provvedimenti”, ha detto Ouigi.
Da allora, non c’è stata alcuna ulteriore comunicazione ufficiale, anche se gli esperti hanno avvertito che se il lago è venuto fuori dalla rottura di una falda, l’acqua potrebbe scorrervi in direzione opposta, trascinando con sé i bagnanti.