giovedì 11 aprile 2013

Italia: Siena si ribella per difendere la volpe.




Stop alla crudelta' della caccia alla volpe nella tana. Anche se le autorita' locali hanno dovuto fare una repentina marcia indietro, dodici senatori del Pd scendono in campo per difendere la volpe dall'ordinanza della provincia di Siena, che autorizzava la caccia dal 1 aprile al 31 luglio per frenare i danni che la proliferazione incontrastata di questi animali causa alle colture e agli allevamenti. 
Non si tratta di una caccia convenzionale, ma di battute in cui cani appositamente addestrati, fanno strage dei cuccioli e delle madri all'interno delle tane nel periodo dello svezzamento.
La sollevazione locale di ambientalisti e animalisti ha costretto l'amministrazione provinciale a congelare per un mese il provvedimento ma, comunque, 12 senatori del Pd (Monica Cirinna', Rosa Maria Di Giorgi, Silvana Amati, Claudio Martini, Vannino Chiti, Manuela Granaiola, il socialista Riccardo Nencini, Roberto Cociancich, Anna Maria Parente, Francesca Puglisi, Paolo Guerrieri e Luigi Manconi) hanno inviato una lettera al presidente della provincia di Siena per condannare questa pratica.





"La caccia alla volpe in tana -spiegano- rappresenta una crudelta', infondata dal punto di vista scientifico, e non tutela l'ambiente. 
Tale caccia in tana si svolge in pieno periodo riproduttivo, i cuccioli e le madri vengono sbranati da cani addestrati. 
Chiediamo quindi alla Giunta provinciale di Siena di non reiterare i provvedimenti autorizzativi mettendo a punto invece sistemi ecologici e incruenti di controllo delle popolazioni di animali selvatici, con censimenti effettuati da organismi scientifici indipendenti e terzi".