venerdì 11 gennaio 2013

Perù: La cultura Sicàn.




Venuta alla luce per la prima volta agli inizi degli anni '90, la cultura sicàn è associata alla dinastia Naymlap, basata su un'ampia confederazione politica estesasi dalla valle di Lambayeque tra l' 800 e il 1100 d.C..
Secondo la leggenda Naymlap giunse via mare a bordo di una flotta di imbarcazioni di balsa, con il seguito reale e un idolo femminile di pietra verde.
Essendo stato inviato per fondare una nuova civiltà, Naymlap intraprese la costruzione di templi e palazzi vicino al mare, nella valle di Lambayeque.
Alla sua morte, dopo la sepoltura, si dice che il suo spirito volasse via verso una nuova dimensione.
La regione fu governata con successo dai dodici nipoti di Naymlap, finchè una strega non spinse uno di essi a rimuovere l'idolo di pietra verde.
Sempre secondo la leggenda, ciò provocò un mese di piogge torrenziali e inondazioni, in maniera simile a quanto avviene oggi con El Nino, che portarono malattie e morte.
Indubbiamente, l'analisi di campioni di ghiaccio prelevati sulle Ande ha indicato la probabilità di manifestazioni particolarmente violente del Nino intorno al 1100 d.C..





La civiltà sicàn, come la cultura mochica nella valle del Moche presso Trujillo, dipendeva da un elevato sviluppo delle tecniche d'irrigazione, combinato con una forte coesione politica, specie riguardo al diritto di accesso alle riserve d'acqua in questa regione vasta e desertica.
La civiltà batteva una sua moneta in rame e produsse ceramiche raffinate, molte delle quali riportano l'immagine del Senor de Sicàn, raffigurato perlopiù come un uomo ben vestito, forse lo stesso Naymlap, con piccole ali, un naso a forma di becco d'uccello e, talvolta, artigli al posto dei piedi.
La cultura  sicàn marcò un cambiamento significativo nelle pratiche funerarie rispetto a quelle dei mochica, probabilmente riflesso di una diversa concezione dell'aldilà.
Mentre i mochica venivano seppelliti sdraiati, i defunti sicàn erano sepolti seduti.
Il sistema monetario dei sicàn, l'immagine dell'alato Senor de Sicàn e la maggior parte delle infrastrutture politiche e religiose furono abbandonati dopo gli imponenti disastri ambientali causati dal Nino nel 1100 d.C. Batan Grande, la città più sviluppata di questa cultura, fu in parte spazzata via e fu costruito nella valle di Leche un nuovo centro, Tucume, un'imponente città con più di venti piramidi in adobe.
Questa cultura relativamente breve fu soppiantata intorno al 1370 d.C. da guerrieri chimù, che inglobarono nel loro impero la valle di Lambayeque, parte della valle di Piura e circa due terzi del deserto costiero peruviano.




Lo scorso 4 luglio resti umani e gioielli, appartenenti sicuramente ad unmembro dell'aristocrazia locale, sono stati ritrovati in una sepoltura di 1200 anni fa nel nord del Perù. L'uomo sepolto apparteneva alla cultura Lambayeque
Oggetti in oro ed argento ed ornamenti in rame erano stati deposti nella sepoltura, in qualità di emblemi del potere. 
Con essi giacevano circa 116 pezzi di ceramica e conchiglie.
La tomba si trovava a circa sei metri di profondità, in una sorta di camera funeraria, nel santuario di Chotuna-Chornancap, nei pressi di Chiclayo, dove lo scorso ottobre 2011 è stata ritrovata la sepoltura di una sacerdotessa sican.
Al momento sono stati ritrovati e riconosciuti almeno sette od otto "Signori di Sican" a rappresentare il potere celeste sulla terra, tutti completi di maschera facciale, occhi capovolti ed orecchie a punta.