sabato 29 settembre 2012

Maya e Aztechi: Luna.

Maya e Aztechi: Luna.

"Una luna è nel cielo, nel tuo viso una bocca. Molte stelle nel cielo, nel tuo viso solo due occhi".
( Poesia Azteca ).






In una società maschilista e guerriera come quella mexica, che aveva come Dio etnico il Sole invitto, la luna non poteva essere una dea di grande prestigio, anzi essa sembra esistere più per far risaltare le caratteristiche del Sole che per meriti propri.
Il mito che racconta la sua nascita come astro, infatti, la presenta come una vanitosa pusillanime.
Mentre il Sole era nato dal sacrificio di Nanahuatl, il Dio piccolo, modesto, povero e pustoloso, la Luna era nata dal sacrificio di Tecuciztecatl (abitante della terra degli antenati), un Dio maschile, ricco e vanitoso, che non aveva avuto il coraggio di buttarsi nel fuoco per primo, ma aveva seguito Nanahuatl.
Dalle viscere della terra il Sole e la Luna erano usciti nell'ordine in cui erano entrati nel fuoco e splendevano della stessa luce, ma uno degli Dei, correndo, gettò un coniglio in faccia alla luna e le oscurò il viso, che da allora mostra al centro un coniglio di profilo.
Ma per far muovere il Sole e la Luna fu necessario il sacrificio degli Dei e l'intervento del Dio del Vento ( Quetzalcoatl-Ehacatl).
La Luna tuttavia, era rimasta indietro e da allora, spiega il mito, i due astri erano rimasti sfasati.
Come si è visto, inoltre, nel racconto della nascita di Huitzilopochtli, la Luna è la sorella maggiore e la nemica del Sole invitto, il cui trionfo rappresenta la sconfitta, mai definitiva però, delle forze dell'oscurità e della notte.



Coyolxauqui, la Luna. Periodo Postclassico, Città del Messico. Museo National di Antropologia.
 
Ha sui capelli le palle di piume simbolo del potere di Tenochtitlan e sulle guance porta i campanelli da cui prende il nome.
 
 
La Coyolxauqui del Templo Mayor, cultura mexica, Periodo Postclassico, Città del Messico, Museo del Templo Mayor.
 
La  Coyolxauqui del Templo Mayor era collocata alla base della scalinata del tempio (fase IV B), che portava all'adoratorio di Huitzilopochtli, davanti al quale i prigionieri venivano sacrificati.
Successivamente i loro corpi erano gettati lungo i gradini della scalinata e smembrati proprio su questa pietra.
in questo modo si reiteravano e rivivevano esattamente gli eventi che avevano visto la vittoria del Sole sulla  Notte.
Fu scoperta il 21 febbraio 1978 da alcuni addetti dell'azienda elettrica di Città del Messico, che stavano scavando nel centro storico della città.
Il suo ritrovamento diede avvio alla straordinaria campagna di scavi che ha portato alla luce del Templo Mayor di Tenochtitlan.
 
 
 
 
Il corpo smembrato dalla dea, che probabilmente allude alle fase lunari.
Huitzilopochtli ha fatto a pezzi la sorella usando il serpente di fuoco.
La cinge la vita una cintura di serpenti corallo con un cranio come pendente.
La Dea, oltre ai suoi tipici attributi, le palle di piume sui capelli e i campanelli sulle guance, porta un copricapo semilunato con ciuffo di penne.
Sugli arti smambrati compaiono serpenti corallo e teste si serpente stilizzato.